L’Unità Operativa di Anestesia-Rianimazione e Terapia del dolore dell’ AULSS 9 Scaligera è operativa dal febbraio 2006 presso il nuovo polo Ospedaliero dell’Est Veronese, sito a San Bonifacio.
Gli ambiti clinici di attività dell’Unità operativa sono l’anestesiologia, l’intensivismo e l’algologia.
L’attività di Terapia Intensiva logicamente si svolge in una struttura in diretta continuità con l’Unità di Pronto Soccorso ed il Gruppo Operatorio e ospita dieci letti completamente attrezzati con sistemi tecnologicamente all’avanguardia per il monitoraggio ed il sostegno delle funzioni vitali dei pazienti, di cui otto attivati ed inseriti nella rete regionale di urgenza/emergenza.
L’attività anestesiologica si svolge presso un gruppo operatorio che comprende otto sale chirurgiche ed un’area per la preparazione dei pazienti ed il risveglio assistito post-operatorio capace di accogliere 12 pazienti.
L’ attività di Anestesia - Rianimazione e Terapia antalgica, in osservanza degli obiettivi aziendali, si prefiggono di garantire risposte assistenziali adeguate in termini di Sicurezza e Qualità nel pieno rispetto della Persona.
L’attività di Terapia del dolore è rivolta ai pazienti degenti nell’ospedale per problematiche chirurgiche o mediche, nonché a pazienti esterni.
Attività di ricovero
Viene fornita assistenza a malati in condizioni di criticità tali da necessitare di monitoraggio e sostegno/ripristino delle funzioni vitali. Vengono svolte a tale scopo ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, monitoraggio delle funzioni respiratorie, sostegno e monitoraggio della funzione cardiocircolatoria, sostegno nutrizionale, sostegno della funzione renale compresa l’emodialisi , monitoraggio e terapia di stati infettivi complessi (sepsi/shock settico) con particolare attenzione alla prevenzione e al monitoraggio delle infezioni intraospedaliere. Il reparto ospita 10 posti letto attrezzati con apparecchiature per il monitoraggio cardiocircolatorio e ventilatori per il supporto respiratorio, di cui 8 attivi ed inseriti nella rete regionale di urgenza/emergenza.
Attività anestesiologica
L’attività anestesiologica abbraccia l’intero percorso perioperatorio del paziente chirurgico iniziando con la valutazione preoperatoria. I pazienti degenti da sottoporre ad intervento chirurgico o ad indagini diagnostico-terapeutiche, vengono presi in carico come consulenza specialistica anestesiologica, per ottenere una quantificazione del rischio perioperatorio specifico per l’intervento, per tipo d’anestesia o per tipologia di patologie di cui è affetto il paziente. Per quanto riguarda la valutazione preoperatoria dei pazienti esterni candidati ad interventi chirurgici in regime di elezione la presa in carico anestesiologica avviene presso un ambulatorio dedicato nell’ambito del percorso diagnostico di prericovero gestito dal punto di vista organizzativo da personale infermieristico afferente alla Direzione Medica Ospedaliera.
L’attività anestesiologica intraoperatoria consiste nel garantire l’approccio clinico, inteso come anestesia generale o locoregionale, in funzione della tipologia di intervento e delle condizioni cliniche del paziente sia in interventi programmati che in regime di urgenza. L’attività anestesiologica viene svolta oltre che nel blocco operatorio, composto da 8 sale operatorie attrezzate per le diverse specialità, anche in ambienti esterni ad esso quali le sale radiologiche, le sale di endoscopia gastroenterologica e il day surgery. Nel blocco operatorio centralizzato è predisposta una struttura composta da 12 postazioni adibite alla preparazione del paziente, all’esecuzione delle tecniche di anestesia loco-regionale e al monitoraggio dei pazienti nell’immediato post-operatorio, in quest’ultimo caso la durata della permanenza dei pazienti in tale struttura è legata al tempo di totale recupero delle funzioni vitali, alla eventuale insorgenza complicanze postoperatorie, al soddisfacimento dei criteri di dimissibilità stabiliti da opportuna valutazione clinica, in primis al controllo del dolore. Tutti i pazienti provenienti dalle varie sale operatorie e non rispondenti alle caratteristiche menzionate vengono considerati per il trasferimento in Terapia Intensiva.
Attività di posizionamento di cateteri venosi
Presso un ambulatorio specificamente dedicato ed attrezzato viene svolta quotidianamente attività di impianto di accessi venosi centrali (CVC) nelle loro varie tipologie (CICC= cateteri venosi centrali ad inserzione centrale; PICC= cateteri venosi centrali ad inserzione periferica; FICC= cateteri venosi centrali ad inserzione femorale) sia semplici che complessi (dispositivi completamente impiantati sottocute= Port-toracici e Port-brachiali; parzialmente impiantati sottocute: per nutrizione parenterale a lungo termine e per emodialisi a lungo termine).
L’impianto viene eseguito previa valutazione ecografica del patrimonio vascolare dei pazienti nei vari distretti (cervicale, toracico, brachiale e femorale), dell’indicazione all’impianto, delle caratteristiche somatiche e cliniche del paziente.
La venipuntura viene eseguita strettamente su guida ecografica ed il corretto posizionamento del catetere viene verificato nel corso della procedura ricorrendo alla tecnica intraprocedurale dell’elettrocardiografia endo-cavitaria (ECG-EG) che evita l’esposizione a radiazioni ionizzanti per pazienti ed operatori oltre a garantire una massima accuratezza.
Attività di terapia antalgica
Il controllo del dolore è uno degli obbiettivi primari e nello stesso tempo più complessi da soddisfare per qualsiasi organizzazione sanitaria.
Nell’ambito dell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio L’Unità Operativa di anestesia e Rianimazione ha un ruolo fondamentale sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista operativo nel proseguire l’ambizioso obbiettivo di “Ospedale senza Dolore”.
L’impegno per il controllo del dolore intraospedaliero riguarda in particolar modo il dolore acuto post-operatorio, il dolore da travaglio di parto, il dolore cronico benigno o maligno dei pazienti degenti nei reparti medici.
Il dolore post-operatorio viene affrontato in un’ottica perioperatoria pianificando al momento della valutazione pre-operatoria l’approccio anestesiologico intra-operatorio in funzione di un buon controllo del dolore adottando tecniche antalgiche, quali infusioni endovenose continue di farmaci analgesici, blocchi nervosi periferici a lunga durata, infusione di anestetici locali attraverso sondini perineurali o epidurali, che svolgono una funzione di ponte al controllo del dolore nel periodo post-operatorio.
Ciascun paziente chirurgico lascia l’area risveglio del gruppo operatorio accompagnato da un modulo denominato “Terapia Antalgica Post-operatoria” nel quale viene programmato il piano terapeutico antalgico per le prime 24 h. post-operatoria nonché viene annotato il livello di dolore secondo la scala di valutazione numerica al momento della dimissione dal gruppo operatorio e nelle successive ore a seconda delle disposizioni del medico anestesista, che comunque resta disponibile ad essere contattato h. 24 nella figura del medico di guardia anestesiologica.
Il dolore da parto viene affrontato con la disponibilità h. 24 di porre in atto un’analgesia per tutta la durata del travaglio mediante la tecnica epidurale continua.
E’ previsto che mensilmente venga organizzato un incontro esplicativo rivolto a tutte le gestanti che desiderino informazioni relativamente alla possibilità di essere assistite durante il travaglio con “parto analgesia epidurale”.
I reparti di degenza medica hanno la possibilità di richiedere la consulenza antalgica che viene di norma soddisfatta dal medico anestesista-rianimatore specificamente referente.
E’, in oltre, attivo un ambulatorio di Terapia Antalgica cui possono accedere, previo prenotazione tramite CUP, tutti gli utenti esterni.
Attività di coordinamento gestione e sviluppo dell’assistenza ai pazienti tracheostomizzati nell’ambito di una piena integrazione ospedale/territorio
Il referente del servizio si fa carico e fornisce:
- Servizio di consulenza ai pazienti tracheostomizzati problematiche cliniche relative alla protesi tracheostomica;
- Organizzazione e soddisfazione delle visite domiciliari per la sostituzione programmata della cannula tracheostomica di concerto con il servizio ADI(assistenza domiciliare integrata);
- Check-up annuali dei pazienti tracheoventilati a domicilio (VAM) da eseguire presso l’U.T.I.