Il medico di Continuità Assistenziale non può:
- Prescrivere esami diagnostici, di laboratorio e strumentali, e visite specialistiche
- Prescrivere i farmaci con nota, salvo i casi previsti adeguatamente documentati (esibendo diagnosi e/o piano terapeutico)
- Ripetere ricette mediche per tutti i farmaci assunti con continuità che non rivestano il carattere della non differibilità
- Fare l’impegnativa per i ricoveri programmati che rimangono di esclusiva pertinenza del medico di famiglia
- Rilasciare certificati INAIL
Inoltre non è compito dei medici di Continuità Assistenziale trascrivere su ricettari regionali i farmaci prescritti dai medici del Pronto Soccorso e dei reparti ospedalieri.
Si ricorda che i medici delle strutture ospedaliere sono tenuti a rilasciare direttamente le prescrizioni all’atto della dimissione, senza vincolare l’utente a recarsi anche presso il servizio di Continuità Assistenziale.